Orientamento cognitivo comportamentale
L’orientamento teorico utilizzato è quello cognitivo-comportamentale. Questo approccio si basa su una solida cornice di riferimento scientifico, con un’ attenzione costante alla ricerca della validità ed efficacia dei trattamenti e alle nuove prospettive di cura offerte dal panorama internazionale. La terapia cognitivo-comportamentale è considerata dall’OMS la cura più efficace per i disturbi d’ansia; ha inoltre dimostrato un’eccezionale utilità nel trattamento di depressioni, ossessioni, fobie e problemi di autostima, cioè le manifestazioni del malessere psicologico di cui soffre la maggior parte della popolazione. Si tratta di un percorso di trattamento dei disturbi psicologici mirato a ridurre la sofferenza emotiva; La psicoterapia cognitivo-comportamentale prevede incontri settimanali di 50 minuti. Il nostro approccio si avvale di tecniche basate sul colloquio clinico, esercizi comportamentali e tecniche immaginative.
La Psicoterapia Cognitiva-Comportamentale è
- Pratica e concreta: si focalizza sui problemi e sui sintomi e non sull’interpretazione dell’inconscio.
- Centrata sul presente: l’analisi dell’infanzia può essere utile per comprendere come si sono sviluppati i problemi ma non per risolverli, la terapia cognitivo-comportamentale si occupa di come i sintomi vengono mantenuti nel presente.
- Breve: predilige interventi brevi.
- Attiva: il terapeuta fornisce strumenti pratici per superare le difficoltà e sperimentare nuove prospettive.
- Collaborativa: il terapeuta è l’esperto della mente, il paziente è l’esperto di sé stesso, insieme possono trovare la soluzione più adatta per raggiungere benessere e realizzare i propri scopi.
- Scientifica: la terapia cognitivo-comportamentale ha efficacia dimostrata scientificamente.
Alla base del nostro lavoro vi è la costruzione di una relazione di fiducia, intesa e collaborazione con il paziente, di un’alleanza al fine di raggiungere l’obiettivo comune: il miglioramento della qualità della vita ed il benessere psicologico. Il paziente è un protagonista attivo del proprio percorso terapeutico. Psicologo e paziente collaboreranno insieme alla formulazione di un’ipotesi di funzionamento del problema, condivideranno e stabiliranno in accordo obiettivi di lavoro verificabili e raggiungibili. Come una squadra, si lavorerà insieme per comprendere il problema e sviluppare un programma di intervento e cambiamento.